Il restauro della preziosa statua lignea di Maria Assunta in cielo, simbolo devozionale e di dedicazione della Cattedrale di Carpi, segna il completamento del restauro post-sisma della Cattedrale, il “Duomo” per la comunità carpigiana. Dopo il devastante terremoto del 29 maggio 2012, importanti momenti hanno scandito la vita religiosa della Diocesi di Carpi, la riapertura della Cattedrale del 25 marzo 2017 e la straordinaria visita del 2 aprile 2017 di Papa Francesco. L’impegno del Vescovo Mons. Francesco Cavina in questa opera di ricostruzione, compiuta dopo meno di 5 anni, ha permesso di rendere a tutta la comunità una Cattedrale nuovamente sicura, splendida nelle sue decorazioni e sontuosamente illuminata, per essere nuovamente un “tempio degno di Roma”, come la volle cinque secoli fa Alberto III Pio, che ne iniziò la costruzione.
Ancora l’ultimo tassello alla ricostruzione mancava, la statua lignea della Madonna Assunta, che tutti i fedeli carpigiani ricordavano nella nicchia del presbiterio, dietro l’altare maggiore. Dopo un difficoltoso ma pregevole restauro, l’Assunta ha ritrovato il suo posto nella Cattedrale, ora nella nicchia dell’altare di fondo della navata destra, sua antica collocazione. Tutta la comunità orante ha ritrovato il proprio punto di riferimento nella statua di dedicazione della Cattedrale.
Il simulacro dell’Assunta è venerato dalla comunità carpigiana da oltre cinque secoli, ma mai come oggi ha potuto essere ammirato, nella sua splendida bellezza, come lo è stato nei mesi scorsi, allorché è stato visibile da vicino, grazie ad una mostra ospitata nel Palazzo Vescovile per gli ultimi mesi del 2018, che ha permesso di ammirarne a breve distanza di osservazione la delicata fattura e la materna espressività del volto. Il suo sguardo cattura il fedele e lo porta entro la trascendenza, che la rappresentazione esalta all’interno di una mandorla di cherubini, uno diverso dall’altro, che esprimono la gioia del cielo per l’Assunzione di Maria, quella gioia che oggi la comunità tutta ritrova per la sua nuova ma al contempo antica presenza a protezione della Cattedrale.
Questo storico evento per Carpi non poteva non essere accompagnato da una adeguata pubblicazione, che ne testimoniasse ai posteri anche i risultati storico-scientifici, studi resi possibili dall’occasione del restauro. Così ho fortemente voluto questa pubblicazione, in sintonia con tutto il Consiglio di Amministrazione, che si inserisce e riprende la prestigiosa collana editoriale, anch’essa punto di riferimento della recente tradizione carpigiana. La ripartenza della catena editoriale ne segna anche una nuova contestualizzazione nella storia contemporanea, perché testimonia l’opera di oggi nel recupero di una opera d’arte antica, a sottolineare che i valori identitari del passato sono punto di riferimento anche per l’uomo di oggi. Una nuova veste editoriale, una ampia documentazione fotografica, uno stile innovativo spero accrescano la curiosità del lettore di oggi per immergersi in un volume che propone una affascinante storia antica, che, grazie a questa preziosa opera di restauro, viene attualizzata. In tal modo la conoscenza delle nostre origini auspico permetta di guidare le scelte del futuro con determinazione ed impegno.
Nel primo capitolo, il competente ed appassionato saggio della D.ssa Manuela Rossi ci introduce al clima del Rinascimento e contestualizza l’intervento del restauro alla riscoperta degli elementi storici e caratteristici della statua. Il Capitolo successivo, curato dal Dott. Andrea Beltrami, ci guida alla riscoperta storica della devozione carpigiana a Maria Assunta e ne sottolinea l’aspetto identitario con la comunità. Infine, l’ultimo capitolo illustra con cura e dovizia di particolari il progetto di restauro, anche dal punto di vista tecnico, eseguito con competenza dalla ditta Alchimia.
Un’ultima appendice fotografica ci ricorda i momenti importanti che conducono alla ricollocazione della Statua nella Cattedrale, dalla celebrazione del Cardinale Parolin del 25 marzo 2017 in occasione della riapertura della Cattedrale, quando Maria Assunta viene accolta nuovamente nella Sua cattedrale sotto una pioggia di petali di rosa che cadono dalla grande cupola centrale, l’omaggio di Papa Francesco il 2 aprile successivo, in occasione della Visita a Carpi, la messa solenne dell’8 dicembre 2018 con il ritorno della Statua in Cattedrale, momenti che ancora ci riempiono di intensa commozione e riconoscenza al nostro Vescovo, per quanto è stato fatto per la nostra Cattedrale e comunità di fedeli.
Voglio esprimere apprezzamento ai tre Club Service della città, il Rotary Club Carpi, il Lions Club Alberto Pio ed il Lions Club Carpi Host che attraverso un “service” congiunto hanno offerto il restauro dell’Assunta. Questa unità di intenti dei tre Club Service della città, riuniti in una unica congiunta azione, ha voluto oltremodo sottolineare il comune riconoscimento di simbolo dell’Assunta per la comunità carpigiana.
In questo contesto di universale riconoscimento del valore devozionale e storico dell’Assunta, non va dimenticato l’impegno del Comune di Carpi che ha ospitato, durante il lungo restauro, la statua dell’Assunta nei Musei di Palazzo Pio, simbolicamente la casa di Alberto III Pio che la commissionò.
Concludo con la preghiera che Maria Assunta protegga Carpi e la guidi in rinnovata comune unità di intenti verso il bene per la comunità, sotto la sua speciale protezione che da oltre cinque secoli non manca di offrire con premurosa protezione materna.
Corrado Faglioni
Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi